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TOUR OF GUANGXI

Tour of Guangxi

L’ultima prova worldtour è stata assegnata per il tour of Guangxi, una regione della Cina. 145 erano i chilometri da percorrere con al loro interno due salite da circa quattro km l’una. È stata una gara per lo più tranquilla, se non per la pioggia battente.

All’inizio della prima salita un’atleta della michelton Scott è scattata ed io, vedendo che stava prendendo sempre più piede, le sono andata dietro raggiungendola al primo Gran premio della montagna. È stata una cavalcata a due fino a poco più di venti chilometri all’arrivo.

La corsa è stata poi regolata in volata dalla mia compagna di squadra Arlenis ed io ho chiuso in nona posizione. Un ottimo finale di stagione per me e per la mia squadra!

GIRO DELL’EMILIA E G.P. BEGHELLI

Questo fine settimana ho passato due giorni intensi di gare. Il sabato con il Giro dell’Emilia, una gara di un giorno che prevedeva 98km con l’arrivo al Santuario della Madonna di San Luca. Per chi non conoscesse questa gara, gli ultimi due km sono in salita con punte al 20% . E’ stata una gara molto tirata con molti tentativi di fuga, ma nessuno andato a buon fine. Siamo arrivate dunque ai piedi della salita con il gruppo compatto che è esploso poi dopo poche centinaia di metri. A fare l’andatura siamo state io e Sofia (Bertizzolo) per scremare il gruppo e facilitare Arlenis per un eventuale arrivo in un gruppetto ristretto. Ho terminato la corsa arrivando 14esima.

La domenica, invece, la corsa prevedeva sei giri da 13km con all’interno 2 km di salita. Già dopo pochi km è evaso dal gruppo un tandem composto da BePink e Valkenburg (fuga che è stata ripresa poi all’inizio dell’ultimo giro). Fin da subito ho provato a portami sul duo riuscendo, a meno tre giri dalla fine, con uno scatto in salita ad avvantaggiarmi di una ventina di secondi sia sul gruppo che dalla testa della corsa.  Niente da fare quindi per le fughe: arrivo in volata. Ci siamo messe a lavorare per Arlenis che nello sprint finale ha chiuso in quinta posizione ed io in 12esima. E’ stata una bella gara.

 

 

 

 

 

 

 

 

CAMPIONATO ITALIANO A CRONOMETRO

Ieri ho corso il mio primo campionato italiano a cronometro con le elite. Dopo essermi tolta una bella soddisfazione al mondiale, conquistando il 21esimo posto, avevo molta voglia di fare bene e riconfermare la mia buona forma fisica anche a livello nazionale. Ho percorso i 20,7km di gara con un tempo di 28’36” che mi ha regalato la medaglia di legno 🙂

Scherzi a parte, sono contenta di questo 4° posto perché benché non fossi nella mia miglior giornata (già nei primi chilometri sentivo le gambe “impastate” , come si dice in gergo ciclistico), ho concluso la mia prestazione a soli 23″ dalla vittoria ed 8″ dal podio.

E’ iniziato ufficialmente il countdown per la “off-season”  !

I miei prossimi appuntamenti: sabato 6/09 e domenica 7 sarò impegnata nel Giro dell’Emilia e nel trofeo Beghelli; mentre il 21 ottobre correrò il Tour of Guanxi in Cina

CAMPIONATI DEL MONDO A CRONOMETRO

Ieri ho concluso il mio primo campionato del mondo a cronometro con le elite in 21esima posizione su 52 partecipanti. Il percorso era di 27,7km lungo il quale vi erano alcuni strappetti abbastanza ripidi (il più lungo era di un km). Nonostante questi è stata una cronometro in cui bisognava spingere molto il rapporto.
Sono più che soddisfatta e felice della mia prova, il tempo e la media sono buoni e mi fanno ben sperare per il futuro ?? ovviamente, se confrontiamo i tempi con le migliori, c’è ancora tanto da lavorare. A parte nei confronti delle primissime, il distacco dalle restanti atlete è stato abbastanza contenuto…. pensavo peggio? considerando altri fattori (primi fra tutti l’età e l’esperienza) posso dire di aver fatto una buona prestazione e di essere pronta per sabato ? sono davvero molto contenta!

GIRO DI TOSCANA

Ottimo inizio con una grande prova nel crono prologo terminato in quarta posizione con un tempo di 2 minuti e 59″ su un percorso di 2.2 km . Prestazione che ha dato conferma della buona forma fisica riscontrata già nella cronometro finale del Boels Ladies Tour in Olanda. Sono state solo 4 infatti le atlete in gara ( ma anche negli anni passati) a scendere al di sotto dei tre minuti. Grazie a questa mia prova ho potuto vestire la maglia viola riservata ai traguardi volanti.
Il giorno successivo il “menù” era di 130km con una salita di 3km pedalabile da ripetere due volte nella parte finale della tappa. Nonostante la salita non fosse tanto ripida ha fatto molta selezione tant’è che all’ultimo giro è giunto all’arrivo un gruppetto di 20 unità circa. Ho concluso in 17esima posizione, riuscendo ad indossare la maglia bianca di miglior giovane dopo aver aiutato in volata Arlenis (2^ all arrivo).
Il terzo ed ultimo giorno è stato il più impegnativo. Infatti, oltre alla stessa salita del giorno precedente, questa volta ripetuta per 4 tornate, abbiamo percorso altri 2 giri comprendenti la salita di Matraia (6km impegnativa). È stata proprio quest’ultima a fare selezione già al primo passaggio, riducendo il gruppo di testa a 25 atlete. Nella pianura che precedeva l’ ultima ascesa è partita la fuga (poi vincente) di alcune atlete che, inizialmente, non sembrava “pericolosa” . Abbiamo sottovalutato la situazione convinte che poi lungo la salita finale l’avremo riassorbite. Purtroppo non è stato così. Il loro vantaggio è stato sufficiente per resistere al recupero del primo gruppetto ove mi trovavo con due mie compagne di squadra. Errore tattico che ci è costato la maglia di capo classifica generale (di Arlenis Sierra) e la maglia bianca di miglior giovane (la mia).
Ora parto per la Francia (al tour dell’Ardeche) con il desiderio di riscattarmi assieme alle mie compagne, nonostante le sette tappe siano molto impegnative e con molte salite tra le quali quella più famosa del Mont Ventoux.

WWT BOELS LADIES TOUR

Più che positiva la trasferta in Olanda in occasione della mia seconda gara WWT (World Tour) Boels Ladies Tour, corsa a tappe di sei giorni comprendente un cronoprologo di 4km ed una cronometro finale.

Chi pensa che in Olanda ci siano solo mulini, tulipani e vento si sbaglia. Dopo il cronoprologo in cui mi sono difesa discretamente, il secondo giorno offriva 127 km molto nervosi. Infatti, dopo una prima parte in linea, si entrava in un circuito di 15km da ripetere sette volte in cui vi era una salita lunga un km e mezzo circa. Questa tappa mi è piaciuta in modo particolare perché, nonostante la durezza del percorso, sono riuscita a difendermi anche tra atlete di spessore quali Van Vleuten, Spratt, Van Der Breggen, Longo Borghini e tante altre, dimostrando di avere una discreta forma fisica e classificandomi nelle prime trenta della generale e quarta in quella riservara alle giovani U 23.

La terza e quarta tappa (sempre di 125km) erano interamente pianeggianti e si sono concluse con uno sprint a ranghi compatti.
Il quinto giorno, invece è stato soprannominato quelli della “tappa regina” grazie alla sua lunghezza (158km) . Fortunatamente abbiamo trovato bel tempo ed il vento non era fortissimo. Ero un po’ preoccupata, sia perché non avevo mai fatto gare con chilometraggi così lunghi, ma anche perché l’altimetria risultava più impegnativa rispetto al secondo giorno. In realtà non si è rivelata così complicata, aveva tre strappi “in piedi” (10- 12%) ma di qualche centinaia di metri, ovvero da “stringi i denti e pedala” ?. La classifica dopo tale tappa è rimasta invariata.


L’ultimo giorno, quello della cronometro, era molto “ventoso”. Un percorso di 18,8km tutti da spingere, con rettilinei lunghi e,con la maggior parte del tempo, con il vento laterale. Ho concluso in 26esima posizione assoluta e posso dire di essere soddisfatta della mia prestazione dato che venivo da cinque giorni di fuoco ?


Nella classifica generale ho concluso il mio primo Boels Ladies tour in 22esima posizione e quarta delle giovani U 23. Manca ancora qualcosa, ma sono sulla buona strada…. ??

Ladies Tour of Norway ~ 2° e 3° tappa

Anche la seconda tappa del Ladies Tour of Norway prevedeva 127 km prevalentemente pianeggianti tranne nell’impegnativo  circuito finale di 5km da ripetere quattro volte, comprendente due salite una della, la più difficile,  all’ultimo km, che ha provocato poi la selezione, spezzando  il gruppo in più “tronconi”. Sono sempre rimasta nelle prime posizioni a controllare la corsa. Ad un certo punto mi sono resa conto che quella poteva essere  l’occasione propizia per conquistare la  maglia bianca (miglior giovane). Sfortunatamente il forte vento e la pioggia ci ha  accompagnato per tutta la gara, rendendola più “fredda” (c’erano 16°) e creando il terreno più scivoloso. In uno dei tratti più critici mentre cercavo di inserirmi in un tentativo di fuga di 6 atlete,  in una curva in leggera discesa,  sono scivolata. Mi sono subito rialzata ma la bici non era più funzionante e sono stata costretta ad aspettare l’ ammiraglia che però ha tardato ad arrivare a causa del “barrage”  ammiraglie imposto dalla direzione di corsa.  Intanto il tempo è passato e dopo il cambio bici, sono ripartita cercando di contenere lo svantaggio accumulato nella sfortunata sosta.  Non sono riuscita però a rientrare.
Le sensazioni erano buone, riuscivo a rispondere agli attacchi da parte delle più forti, quali Vos e Niewadom ecc., e tenere il passo soprattutto in  salita. Ho terminato la corsa abbastanza delusa, sanguinante,  rimediando poi 5 punti di sutura al gomito, ma con tanta voglia di riscattarmi il giorno successivo nella ultima tappa di 154 km. 
Purtroppo  però nella terza tappa le botte ed il dolore al gomito si sono fatti sentire. Ho cercato di resistere il più possibile ma  nel tratto in sterrato lungo 7km il dolore era insopportabile, tanto da non riuscire ad appoggiare il braccio sul manubrio. Sono stata quindi costretta a guidare la bici con una mano, perdendo  purtroppo contatto con il gruppo di testa.
Torno a casa amareggiata per l’occasione persa e per non essere riuscita a dare quello che realmente potevo.  Mettiamola così:  ho fatto  ulteriore  esperienza.
Appuntamento al prossimo impegno word tour in Olanda con il Boels Ladies tour (corsa a tappe di 5 giorni) con la speranza di essere un po’ più fortunata rispetto alla trasferta scandinava. 

1° tappa Ladies Tour of Norway

Ieri ho corso la prima tappa del giro di Norvegia. La corsa era di 127km su un percorso molto ondulato e con poca pianura. Pur essendo partite in quattro, ci siamo difese molto bene, sempre davanti a controllare la corsa. Quest’ultima si è “infuocata” a circa 50 km all’ arrivo sulle salite più impegnative e sulla via del ritorno del tracciato in linea, proprio quando il vento ha iniziato a farsi sentire. È stato proprio questo che ha caratterizzato il finale di corsa. Il vento laterale era molto forte e ha spezzato il gruppo in più tronconi. Sono sempre rimasta nel gruppo di testa formato da una trentina di unità circa rendendomi anche protagonista di qualche attacco. Nell’ avvicinamento alla volata finale sono rimasta un po chiusa perdendo qualche posizione. Ho terminato la gara in 22esima posizione e terza delle giovani. Oggi seconda tappa con l’obiettivo di fare ancora meglio e di curare anche la classifica maglia bianca di miglior giovane.

 

Vårgårda Classic

 

La mia gara in Svezia è terminata non proprio come avrei voluto.

140 i km da percorrere su strade vallonate. Inizialmente quattro giri da 10km in un percorso cittadino molto nervoso per via delle numerose curve e strade strette, successivamente un anello piu lungo di circa 60km in cui vi erano i quattro settori in sterrato, lunghi all’incirca 3km l’uno, ed alla fine di nuovo i quattro giri cittadini.

È stata una gara movimentata e divertente, sia per gli svariati attacchi, sia per gli sterrati che per me erano qualcosa di nuovo. Proprio in uno di questi numerosi attacchi, mi sono inserita con la fortissima Van der Breggen (campionessa olimpica)  ed altre due atlete, senza riuscire però ad evadere dal gruppo. Purtroppo poco prima dell’ingresso del terzo settore sterrato, come spesso succede in gruppo, sono stata urtata da un avversaria alla mia sinistra perdendo il controllo del mezzo uscendo dalla carreggiata unitamente a Marianne Vos che era alla mia destra. Entrambe siamo rotolare sull ‘erba. Inizialmente non mi sono preoccupata, il mio unico pensiero era quello di rientrare il prima possibile in gruppo ma dopo pochi km ho iniziato ad accusare dolore alla schiena. Ho stretto i denti e sono rientrata nel primo gruppo. Il dolore aumentava ogni giro sempre di più fino a quando è diventato insopportabile e mi sono fermata. Mi hanno portato all’ospedale per gli accertamenti del caso. Fortunatamente si è trattato solo di alcune botte e potrò quindi partecipare al Ladies Tour of Norway da oggi a domenica che sarà possibile seguire su Eurosport???

Vårgårda UCI WWT

Dopo il 17esimo posto alla crono a squadre, caratterizzata da alcuni problemi meccanici e resa ancira piu difficile da una pioggia battente, siamo pronte a riscattarci sulle strade Svedesi ??.

La gara di oggi partirà alle ore 17.10 e sarà possibile seguirla in diretta sul seguente link ? http://www.vargardacycling.se/index.php/vwc-live/

Il percorso prevede 140km ondulati e con quattro settori in sterrato. Ci sarà da divertirsi ?

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