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GENT WEVELGEM

La prima classica dell’anno a cui ho preso parte. E per questo motivo visto anche l’attenzione che richiama questo tipo di manifestazione, ho percepito un po’ di emozione se non agitazione. È stata una gara molto veloce da subito in cui bisognava restare concentrati per tutto il tempo. C’era molto nervosismo in gruppo con molti contatti tra le atlete. È stato molto stancante anche per questo motivo, e non solo per i 135km percorsi. I colli da superare sono stati 6, anche in pavé e al primo scollinamento sono riuscita a tenere una buona posizione mentre al secondo giro, poco prima di affrontare l’ultima salita, quella decisiva c’è stata una caduta davanti a me e ho dovuto rallentare e mettere il piede a terra per poi ripartire. Questo inconveniente mi ha costretta ad inseguire per qualche chilometro facendomi spendere un bel po’ di energie sia in salita che successivamente in pianura a causa del forte vento laterale. Sono poi rientrata nel gruppo di testa e alla fine la gara si è conclusa in uno sprint a ranghi compatti con il gruppo molto allargato sulla sede stradale.
Dopo questa prima esperienza ora guardo avanti per le prossime classiche sempre in Belgio.

DANILITH NOKERE KOERSE

Belgio.Quest’anno il “Nokere Koerse” è stato aperto anche all’edizione femminile. Abbiamo così inaugurato i 120km di percorso con 21 settori di pavé. L’arrivo era posto al culmine di una salita di 400m in pavé ed all’8% di pendenza. Fin da subito la velocità si è mantenuta molto elevata ed anche i tentativi di fuga sono cominciati presto. Percorso un primo tratto in linea siamo entrate nel circuito finale. Al secondo giro dei 7 previsti , in un tratto in cui la strada saliva, si è formato un gruppetto di 6 unità tra cui io, due atlete del team Sunweb, due del Boels e un’altra ragazza di cui non ricordo la squadra. Due giri dopo, quando mancavano più o meno 30km, nello stesso punto, ci ho riprovato nella speranza che qualcun’altra concorrente mi seguisse ma così non è stato e mi sono trovata in testa alla corsa. Sapevo che da sola sarebbe stato difficile, ma ci ho provato comunque perché sono convinta che qualche volta valga la pena rischiare per centrare il risultato pieno. Il mio vantaggio sul gruppo ha raggiunto i 47″. All’ultimo giro però sono stata ripresa vedendomi poi costretta a rinunciare allo sprint finale e finendo la gara nella “pancia”del gruppo.
Ora il mio pensiero è già rivolto all appuntamento di domenica prossima in Italia e precisamente a Cittiglio (VA) per il Trofeo Binda, prova del calendario World Tour.

Le Samyn des Dames

Ieri ho corso la mia prima gara in Belgio “Le samyn des Dames”, dopo l’esperienza australiana di gennaio. Il percorso prevedeva inizialmente un tratto in linea e successivamente un circuito ondulato di 25 km circa con degli strappi in pavé da ripetere 3 volte. Non è stato un debutto belga particolarmente fortunato. Poco dopo essere entrate nel circuito finale sono rimasta coinvolta in una caduta che, sebbene e fortunatamente non mi abbia provocato problemi fisici, mi ha danneggiato la bicicletta costringendomi, dopo essere ripartita, ad attendere l’ammiraglia per effettuare il cambio bici. Ripartita, da lì in poi è iniziata una sorta di “cronometro” per riuscire a rientrare sui diversi gruppi che nel frattempo si erano formati. Nel corso del secondo giro sono riuscita a raggiungere il secondo gruppo (quello piu numeroso) che aveva un ritardo di circa 50″ sul primo. Non mi sono arresa, non volevo che la mia gara finisse così. Ho rifiatato un attimo e sono ripartita all’inseguimento del gruppo di testa composto da una trentina di unità. Lo raggiungevo durante l’ultimo giro, proprio sotto l’arrivo. Nel frattempo in testa si era formata una fuga di sette atlete (che sono poi arrivate all’arrivo). Successivamente poiché l’andatura del primo gruppo inseguitore era rallentata, da dietro è rientrato anche il secondo gruppo. A questo punto la corsa era ormai decisa e ho concluso la gara consapevole di aver fatto tutto il possibile per rimediare ad una giornata sfortunata.
Sono un po’ rammaricata (e acciaccata) perché avevo buone sensazioni…… Questo è il ciclismo.
Ora penso già alla gara di domenica, anch’essa con percorso ondulato e tratti in pavé.

CADEL EVANS GREAT OCEAN ROAD RACE

La mia prima esperienza alla prestigiosa Cadel Evans Road Race è terminata con un buon lavoro di squadra, coronato dalla vittoria in solitaria della mia compagna di squadra Arlenis Sierra dopo aver staccato nella’ ultima discesa le 5 compagne di fuga.

Io ho concluso la gara in 14^ posizione e 2^ miglior giovane nel primo ristretto gruppo inseguitore. Il percorso, dopo una prima parte pianeggiante era ondulato e gli ultimi 20km sono risultati i più impegnativi per via delle brevi ma ripide salite, con pendenze anche superiori al 15%. Inoltre anche il vento ha aiutato a rendere la gara più dura del previsto.

 

 

 

 

 

Personalmente sono contenta della mia prestazione e del mio risultato, ma anche di tutto il lavoro fatto dalla e per la squadra. Spero di tornarci anche il prossimo anno qui in Australia perché i percorsi ondulati di queste corse mi sono piaciuti molto. Dopo circa tre settimane di permanenza nella bellissima Australia è giunto il momento di tornare in Italia al freddo invernale che purtroppo mi aspetta….

Toward Zero Criterium

Ieri ho potuto fare una nuova esperienza. Oltre ad aver conosciuto di persona cadel Evans, la gara si presentava sottoforma di corsa a punti a squadre nel circuito automobilistico di Formula uno a Melbourne. Ogni due giri (dodici totali) c’era uno sprint che assegnava punti per la classifica finale. La squadra con il maggior punteggio conquistato dalle singole atlete vinceva. È stato qualcosa di insolito per le gare su strada ma che abbiamo saputo interpretare bene finendo terze nella classifica finale dietro a Trek- segafredo e Alè Cipollini.

Oggi ci aspetta un bel riposo per affrontare al meglio la gara di domani, la Cadel Evans Great Ocean Road Race di km 116 ?

MELBOURNE, AUSTRALIA – JANUARY 24: Elena Pirrone of Italy and Astana Women’s Team / during the 3rd Toward Zero Race Melbourne 2018 – Elite Women’s Criterium a 63,6km Sprint Points race at F1 Melbourne Grand Prix Circuit on January 24, 2019 in Melbourne, Australia. (Photo by Tim de Waele/Getty Images)

SANTOS WOMEN TOUR DOWN UNDER

È terminato il mio primo Santos Tour Down Under e come prima gara del 2019 è andata abbastanza bene. Sono arrivata in Australia con l’intento di allenarmi e cosa c’è di meglio della gara per allenarsi? Soprattutto per acquisire un po’ di ritmo….


Le quattro tappe sono state abbastanza difficili, sempre con diversi sali e scendi e qualche strappo impegnativo all’interno. Sono abbastanza soddisfatta di come ha reagito la gamba, anche se ho sofferto molto le alte temperature. Ovviamente non essendo ancora in condizione non sono riuscita ad esprimermi al meglio ma mi sono comunque difesa, le sensazioni che ho avuto sono state buone! Per dare qualche numero, nella classifica generale ho terminato 35esima, nella classifica giovani ottava e nella classifica dei g.p.m decima. Anche se il caldo qui è eccessivo sono contenta e ringrazio il mio team per avermi dato questa possibilità di procedere con la preparazione lontano dalle rigide temperature di casa mia….

Ora resterò ad Adelaide per ancora qualche giorno, dopodiché mi trasferirò a Melbourne per i prossimi appuntamenti.

Una nuova stagione….si ricomincia

7 gennaio, ritiro finito. Tra qualche ora partirò per l’Australia ed il 10 di questo mese darò via ufficialmente alla mia stagione 2019. Ho in programma nuovi obiettivi e non vedo l’ora di divertirmi faticando sul mio mezzo di trasporto preferito!


Questa settimana passata al caldo è stata intensa. Per fortuna il bel tempo ed il sole hanno aiutato e mi sono goduta ogni metro percorso. Spero di tornarci molto presto ?

BENICASSIM

Le prime gare si avvicinano, gli allenamenti si allungano… Ma il freddo di casa mia persiste ? e cosa c’è di meglio quindi se non un bel ritiro al caldo? ?
Quest’anno ho optato per un ritiro a Benicasim (Spagna) per riuscire ad allenarmi con temperature meno rigide rispetto quelle tipiche invernali di Bolzano.


Sono contenta di essere tornata qui ( la prima volta l’anno scorso a febbraio con la nazionale). Mi piace questa città, è sul mare ed è molto tranquilla.

Ottimo posto per rilassarsi e concentrarsi al meglio per il “Tour Down Under” che si correrà dal 10 al 13 gennaio in Australia.

RITIRO A LIVIGNO

La scorsa settimana, con la nazionale, siamo tornate a Livigno. Cosa insolita visto il periodo. Personalmente non c’ero mai stata d’inverno e vederla addobbata di luci natalizie, piena di gente e con un sacco di neve ha riportato subito in mente un’atmosfera natalizia.
Questo ritiro di solo una settimana non era improntato su allenamenti in bicicletta (cosa impossibile), ma bensì sullo sci di fondo. Amo lo sci e d’inverno, quando posso, ci vado sempre. Inoltre lo sci di fondo è un ottimo allenamento, complementare alla bicicletta.

È stata una bella settimana passata in buona compagnia e facendo anche nuove esperienze, quali la ciaspolata .


Spero di ritornarci ?

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