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Author: wp_ele_pir

SANTOS WOMEN TOUR DOWN UNDER

È terminato il mio primo Santos Tour Down Under e come prima gara del 2019 è andata abbastanza bene. Sono arrivata in Australia con l’intento di allenarmi e cosa c’è di meglio della gara per allenarsi? Soprattutto per acquisire un po’ di ritmo….


Le quattro tappe sono state abbastanza difficili, sempre con diversi sali e scendi e qualche strappo impegnativo all’interno. Sono abbastanza soddisfatta di come ha reagito la gamba, anche se ho sofferto molto le alte temperature. Ovviamente non essendo ancora in condizione non sono riuscita ad esprimermi al meglio ma mi sono comunque difesa, le sensazioni che ho avuto sono state buone! Per dare qualche numero, nella classifica generale ho terminato 35esima, nella classifica giovani ottava e nella classifica dei g.p.m decima. Anche se il caldo qui è eccessivo sono contenta e ringrazio il mio team per avermi dato questa possibilità di procedere con la preparazione lontano dalle rigide temperature di casa mia….

Ora resterò ad Adelaide per ancora qualche giorno, dopodiché mi trasferirò a Melbourne per i prossimi appuntamenti.

Una nuova stagione….si ricomincia

7 gennaio, ritiro finito. Tra qualche ora partirò per l’Australia ed il 10 di questo mese darò via ufficialmente alla mia stagione 2019. Ho in programma nuovi obiettivi e non vedo l’ora di divertirmi faticando sul mio mezzo di trasporto preferito!


Questa settimana passata al caldo è stata intensa. Per fortuna il bel tempo ed il sole hanno aiutato e mi sono goduta ogni metro percorso. Spero di tornarci molto presto ?

BENICASSIM

Le prime gare si avvicinano, gli allenamenti si allungano… Ma il freddo di casa mia persiste ? e cosa c’è di meglio quindi se non un bel ritiro al caldo? ?
Quest’anno ho optato per un ritiro a Benicasim (Spagna) per riuscire ad allenarmi con temperature meno rigide rispetto quelle tipiche invernali di Bolzano.


Sono contenta di essere tornata qui ( la prima volta l’anno scorso a febbraio con la nazionale). Mi piace questa città, è sul mare ed è molto tranquilla.

Ottimo posto per rilassarsi e concentrarsi al meglio per il “Tour Down Under” che si correrà dal 10 al 13 gennaio in Australia.

INNSBRUCK 2018

Che emozione il campionato del mondo! Ogni volta che indosso la maglia azzurra è sempre qualcosa di entusiasmante, ancora di più se la si indossa in occasione dei campionati del mondo. Reduce dalla doppietta mondiale dell’anno scorso a Bergen categoria Juniores, quest’anno l’obiettivo era quello di fare esperienza e stare al fianco della capitana, ovvero Elisa Longo Borghini, ed al fianco di Tatiana Guderzo, in modo tale da “imparare l’arte del mestiere” . Ammetto di essere stata un pochino agitata al pensiero di come potesse svilupparsi la corsa… finirò mai la gara? Riuscirò a tenere il passo? Faranno gara dura dal km 0 o aspetteranno la salita più lunga?

Domande più che lecite dato che il mondiale di quest’anno è stato presentato come uno dei più duri in assoluto!

Il mio pensiero più grande era rivolto alla salita di 3 km con pendenza media del 12% e punte oltre il 14 %, posta a 50 km dalla partenza. Quando nell’affrontarla vedevo che riuscivo a tenere il gruppo di testa senza fare troppa fatica, ho pensato che quel giorno avrei fatto una gran gara. La salita successiva (di 8 km) del circuito olimpico  era alla mia portata dal momento che le pendenze erano pedalabili.

Appena entrate nel percorso, quindi sul rettilineo d’arrivo, siamo state accolte da un sacco di gente ed è stato bellissimo vedere così tante persone lì presenti a fare il tifo. Il primo passaggio sulla salita è stato affrontato con un’andatura sostenuta, con l’Australia che dettava il ritmo. Sono rimasta agganciata al primo gruppo ridottosi in circa 25 unità. Percorsa la prima discesa,  poi è stato una scatto contro scatto. La prima a dare il via è stata l’americana Rivera e per ridurre il suo vantaggio, ho provato ad emergere dal gruppo (seguita subito dall’olandese Brand), ma non mi è stato concesso molto spazio dalle avversarie. Dopo la breve ma ripida salita, quello tra le case vicino al centro di Innsbruck, la svedese Fahlin e la polacca Jasinska hanno provato l’allungo ed io mi sono subito accodata insieme all’australiana  Spratt ed all’olandese Van Dijk. Abbiamo preso in poco tempo un buon vantaggio sul gruppo, raggiungendo anche la Rivera. A metà salita del secondo passaggio, poiché la Van Dijk aveva perso le ruote del nostro gruppetto, è arrivata dal gruppo la sua compagna di nazionale Van Der Breggen come un fulmine e appena ci aveva raggiunte è subito riscattata mantenendo un’andatura molto sostenuta. Purtroppo solo la Spratt riusciva a seguire la Van der Breggen, mentre io e le altre componenti il ci siamo staccate una dall’altra. Il ritmo imposto era troppo alto per me, avevo sulle gambe 135 km ed iniziavo ad accusare i primi sintomi di stanchezza, così ho optato per continuare con il mio passo. Poco prima del terzo passaggio sotto l’arrivo, venivo ripresa dal gruppo concludendo poi la gara in  58esima posizione.

Dire che sono contenta è poco, come ho fatto la gara è stato molto più di quanto mi aspettassi (e forse anche di quanto si aspettassero gli altri). Ho capito che con il duro lavoro ed il giusto tempo, in futuro potrei togliermi  grandi soddisfazioni proprio come ho fatto quest’anno. Un 21esimo posto su 52 partecipanti nella prova a cronometro ed un 58esimo posto su 149 partenti potrebbero sembrare due risultati trascurabili, ma  entrambi per me valgono tanto.  Li considero come un trampolino di lancio per il futuro 🙂

RITIRO A LIVIGNO

La scorsa settimana, con la nazionale, siamo tornate a Livigno. Cosa insolita visto il periodo. Personalmente non c’ero mai stata d’inverno e vederla addobbata di luci natalizie, piena di gente e con un sacco di neve ha riportato subito in mente un’atmosfera natalizia.
Questo ritiro di solo una settimana non era improntato su allenamenti in bicicletta (cosa impossibile), ma bensì sullo sci di fondo. Amo lo sci e d’inverno, quando posso, ci vado sempre. Inoltre lo sci di fondo è un ottimo allenamento, complementare alla bicicletta.

È stata una bella settimana passata in buona compagnia e facendo anche nuove esperienze, quali la ciaspolata .


Spero di ritornarci ?

TOUR OF GUANGXI

Tour of Guangxi

L’ultima prova worldtour è stata assegnata per il tour of Guangxi, una regione della Cina. 145 erano i chilometri da percorrere con al loro interno due salite da circa quattro km l’una. È stata una gara per lo più tranquilla, se non per la pioggia battente.

All’inizio della prima salita un’atleta della michelton Scott è scattata ed io, vedendo che stava prendendo sempre più piede, le sono andata dietro raggiungendola al primo Gran premio della montagna. È stata una cavalcata a due fino a poco più di venti chilometri all’arrivo.

La corsa è stata poi regolata in volata dalla mia compagna di squadra Arlenis ed io ho chiuso in nona posizione. Un ottimo finale di stagione per me e per la mia squadra!

GIRO DELL’EMILIA E G.P. BEGHELLI

Questo fine settimana ho passato due giorni intensi di gare. Il sabato con il Giro dell’Emilia, una gara di un giorno che prevedeva 98km con l’arrivo al Santuario della Madonna di San Luca. Per chi non conoscesse questa gara, gli ultimi due km sono in salita con punte al 20% . E’ stata una gara molto tirata con molti tentativi di fuga, ma nessuno andato a buon fine. Siamo arrivate dunque ai piedi della salita con il gruppo compatto che è esploso poi dopo poche centinaia di metri. A fare l’andatura siamo state io e Sofia (Bertizzolo) per scremare il gruppo e facilitare Arlenis per un eventuale arrivo in un gruppetto ristretto. Ho terminato la corsa arrivando 14esima.

La domenica, invece, la corsa prevedeva sei giri da 13km con all’interno 2 km di salita. Già dopo pochi km è evaso dal gruppo un tandem composto da BePink e Valkenburg (fuga che è stata ripresa poi all’inizio dell’ultimo giro). Fin da subito ho provato a portami sul duo riuscendo, a meno tre giri dalla fine, con uno scatto in salita ad avvantaggiarmi di una ventina di secondi sia sul gruppo che dalla testa della corsa.  Niente da fare quindi per le fughe: arrivo in volata. Ci siamo messe a lavorare per Arlenis che nello sprint finale ha chiuso in quinta posizione ed io in 12esima. E’ stata una bella gara.

 

 

 

 

 

 

 

 

CAMPIONATO ITALIANO A CRONOMETRO

Ieri ho corso il mio primo campionato italiano a cronometro con le elite. Dopo essermi tolta una bella soddisfazione al mondiale, conquistando il 21esimo posto, avevo molta voglia di fare bene e riconfermare la mia buona forma fisica anche a livello nazionale. Ho percorso i 20,7km di gara con un tempo di 28’36” che mi ha regalato la medaglia di legno 🙂

Scherzi a parte, sono contenta di questo 4° posto perché benché non fossi nella mia miglior giornata (già nei primi chilometri sentivo le gambe “impastate” , come si dice in gergo ciclistico), ho concluso la mia prestazione a soli 23″ dalla vittoria ed 8″ dal podio.

E’ iniziato ufficialmente il countdown per la “off-season”  !

I miei prossimi appuntamenti: sabato 6/09 e domenica 7 sarò impegnata nel Giro dell’Emilia e nel trofeo Beghelli; mentre il 21 ottobre correrò il Tour of Guanxi in Cina

CAMPIONATI DEL MONDO A CRONOMETRO

Ieri ho concluso il mio primo campionato del mondo a cronometro con le elite in 21esima posizione su 52 partecipanti. Il percorso era di 27,7km lungo il quale vi erano alcuni strappetti abbastanza ripidi (il più lungo era di un km). Nonostante questi è stata una cronometro in cui bisognava spingere molto il rapporto.
Sono più che soddisfatta e felice della mia prova, il tempo e la media sono buoni e mi fanno ben sperare per il futuro ?? ovviamente, se confrontiamo i tempi con le migliori, c’è ancora tanto da lavorare. A parte nei confronti delle primissime, il distacco dalle restanti atlete è stato abbastanza contenuto…. pensavo peggio? considerando altri fattori (primi fra tutti l’età e l’esperienza) posso dire di aver fatto una buona prestazione e di essere pronta per sabato ? sono davvero molto contenta!

GIRO DI TOSCANA

Ottimo inizio con una grande prova nel crono prologo terminato in quarta posizione con un tempo di 2 minuti e 59″ su un percorso di 2.2 km . Prestazione che ha dato conferma della buona forma fisica riscontrata già nella cronometro finale del Boels Ladies Tour in Olanda. Sono state solo 4 infatti le atlete in gara ( ma anche negli anni passati) a scendere al di sotto dei tre minuti. Grazie a questa mia prova ho potuto vestire la maglia viola riservata ai traguardi volanti.
Il giorno successivo il “menù” era di 130km con una salita di 3km pedalabile da ripetere due volte nella parte finale della tappa. Nonostante la salita non fosse tanto ripida ha fatto molta selezione tant’è che all’ultimo giro è giunto all’arrivo un gruppetto di 20 unità circa. Ho concluso in 17esima posizione, riuscendo ad indossare la maglia bianca di miglior giovane dopo aver aiutato in volata Arlenis (2^ all arrivo).
Il terzo ed ultimo giorno è stato il più impegnativo. Infatti, oltre alla stessa salita del giorno precedente, questa volta ripetuta per 4 tornate, abbiamo percorso altri 2 giri comprendenti la salita di Matraia (6km impegnativa). È stata proprio quest’ultima a fare selezione già al primo passaggio, riducendo il gruppo di testa a 25 atlete. Nella pianura che precedeva l’ ultima ascesa è partita la fuga (poi vincente) di alcune atlete che, inizialmente, non sembrava “pericolosa” . Abbiamo sottovalutato la situazione convinte che poi lungo la salita finale l’avremo riassorbite. Purtroppo non è stato così. Il loro vantaggio è stato sufficiente per resistere al recupero del primo gruppetto ove mi trovavo con due mie compagne di squadra. Errore tattico che ci è costato la maglia di capo classifica generale (di Arlenis Sierra) e la maglia bianca di miglior giovane (la mia).
Ora parto per la Francia (al tour dell’Ardeche) con il desiderio di riscattarmi assieme alle mie compagne, nonostante le sette tappe siano molto impegnative e con molte salite tra le quali quella più famosa del Mont Ventoux.

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